In questo nuovo articolo ti illustrerò come funziona la cassa integrazione. In particolare, mi soffermerò anche sugli aspetti che riguardano CIGO, CIGS o CIGD e sulle regole per accedere agli ammortizzatori sociali INPS.
Come funziona la cassa integrazione?
Le aziende in crisi o le imprese nelle quali vi sono processi in atto di riorganizzazione che comportano la riduzione dell’orario di lavoro possono accedere alla cassa integrazione a copertura degli stipendi dei propri dipendenti.
Negli ultimi tempi si parla molto di cassa integrazione, considerando le ripercussioni che l’emergenza COVD-19 sta avendo sull’economia. Il Governo, con il decreto economico n. 18 del 17 marzo 2020, ha esteso le richieste di accesso alla cassa integrazione in deroga anche alle imprese più piccole, per evitare che gli effetti dell’emergenza si ripercuotano anche su queste ultimi.
È necessario, dunque, comprendere come funziona la cassa integrazione, chi ha il diritto a questa e qual è la differenza tra CIG ordinaria, straordinaria ed in deroga.
La cassa integrazione guadagni, CIG, è un ammortizzatore sociale per le aziende colpire da situazioni di crisi e ha lo scopo di garantire ai lavoratori l’erogazione di una parte di retribuzione.
L’Inps eroga ai lavoratori di aziende in fase di crisi un sussidio economico a titoli di retribuzione in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
Ci sono tre tipi di cassa integrazione: ordinaria, straordinaria e in deroga a seconda dei soggetti interessati. La cassa integrazione si differenzia dall’indennità di disoccupazione perché è erogata in base al rapporto di lavoro e non a seguito di sospensioni involontarie dell’attività lavorativa.
Come funziona la cassa integrazione
La cassa integrazione guadagni o CIG è un istituto previsto dalla legislazione italiana consistente in una prestazione economica, erogata dall’INPS o dall’INPGI, a favore dei lavoratori sospesi dall’obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorino a orario ridotto.
Con il Jobs Act è stata estesa la lista di lavoratori beneficiari delle diverse tipologie di cassa integrazione:
- cassa integrazione ordinaria – CIGO
- straordinaria – CIGS
- cassa integrazione in deroga – CIGD
Sempre con il Jobs Act sono stati resi uniformi i periodi di durata massima delle tipologie di cassa integrazione che per per CIGO e CIGS è di un massimo di 36 mesi per singola unità produttiva in un quinquennio mobile.
Possono beneficiare della cassa integrazione guadagni i lavoratori che hanno maturato almeno 90 giorni di lavoro presso l’unità produttiva, al momento della richiesta all’Inps da parte del datore di lavoro.
Ecco chi può ricevere la cassa integrazione:
- Operai
- Apprendisti assunti con l’apprendistato professionalizzante
- Impiegati
- Quadri
- Lavoratori titolari di un contratto di inserimento
- Lavoratori titolari di un contratto di solidarietà
- Soci delle società di cooperative di produzione e lavoro.
I lavoratori che percepiscono la cassa integrazione per sospensione o riduzione dell’orario di lavoro superiore al 50% devono obbligatoriamente recarsi al centro per l’impiego della propria città e stipulare il Patto di Servizio Personalizzato. Se il lavoratore decide di non farlo potrà subire la decurtazione della cassa integrazione fino a completa decadenza.
Come funziona la CIGO
La cassa integrazione ordinaria, come ti ho spiegato in precedenza, è un ammortizzatore che l’Inps eroga in caso di sospensione o riduzione dell’attività di imprenditori.
La CIGO può essere richiesta in caso di gravi danni ambientali, situazioni di crisi economica di mercato e necessità di riorganizzazione interna.
La cassa integrazione ordinaria prevede il versamento al lavoratore di un’indennità pari all’80 dello stipendio percepito.
Il calcolo dell’importo si calcola tenendo conto dei limiti dell’orario stabilito dai contratti collettivi e il limite massimo mensile dell’assegno stabilito di anno in anno.
Bisogna presentare la domanda di cassa integrazione ordinaria presso la sede dell’Inps dov’è situata l’unità produttiva interessata dalla riduzione o sospensione dell’attività lavorativa.
Chi può richiedere la cassa integrazione ordinaria
Dopo aver illustrato come funziona la cassa integrazione ordinaria, ecco una lista di aziende che possono richiedere la cassa integrazione ordinaria:
- imprese industriali manifatturiere, di trasporti, estrattive, di installazione di impianti, produzione e distribuzione dell’energia, acqua e gas;
- cooperative di produzione e lavoro che svolgano attività lavorative similari a quella degli operai delle imprese industriali, ad eccezione delle cooperative elencate dal D.P.R. 602/1970;
- imprese dell’industria boschiva, forestale e del tabacco;
- cooperative agricole, zootecniche e loro consorzi che esercitano attività di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli propri per i soli dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
- imprese addette al noleggio e alla distribuzione dei film e di sviluppo e stampa di pellicola cinematografica;
- industriali per la frangitura delle olive per conto terzi;
- produttrici di calcestruzzo preconfezionato;
- imprese addette agli impianti elettrici e telefonici;
- aziende addette all’armamento ferroviario;
- imprese industriali degli enti pubblici, salvo il caso in cui il capitale sia interamente di proprietà pubblica;
- aziednde industriali e artigiane dell’edilizia e affini;
- imprese industriali esercenti l’attività di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo;
- aziende artigiane che svolgono attività di escavazione e di lavorazione di materiali lapidei, con esclusione di quelle che svolgono strutture ed escavazione.
Quanto dura la CIGO
La cassa integrazione guadagni ordinaria viene erogata per un massimo di 3 mesi, che possono essere prorogati fino a 12 in caso di eventi di particolare gravità. Inoltre, può essere erogata per un massimo di 12 mesi in due anni in via non continuativa.
Cassa integrazione guadagni straordinaria, CIGS
La cassa integrazione guadagni straordinaria CIGS La cassa integrazione guadagni o CIG è un istituto previsto dalla legislazione italiana consistente in una prestazione economica, erogata dall’INPS o dall’INPGI, a favore dei lavoratori sospesi dall’obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorino a orario ridotto.
Dopo aver presentato domanda di cassa integrazione straordinaria è previsto che l’orario di lavoro venga ridotto o sospeso entro 30 giorni.
I lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria percepiscono un’integrazione dello stipendio pari all’80 per cento.
Quando può essere richiesta la cassa integrazione straordinaria
La la cassa integrazione guadagni straordinaria può essere chiesta da aziende con più di 15 dipendenti che rientrano nelle seguenti tipologie:
- imprese industriali, comprese quelle edili ed affini;
- aziende artigiane che procedono alla sospensione dei lavoratori in conseguenza di sospensioni o riduzioni dell’attività dell’impresa che eserciti l’influsso gestionale prevalente, che si ha quando oltre il 50% del fatturato proviene da una sola committente;
- imprese appaltatrici di servizi di mensa o ristorazione, che subiscano una riduzione di attività in dipendenza di situazioni di difficoltà dell’azienda appaltante, che abbiano comportato per quest’ultima il ricorso al trattamento ordinario o straordinario di integrazione salariale;
- aziende appaltatrici di servizi di pulizia, anche se costituite in forma di cooperativa, che subiscano una riduzione di attività in conseguenza della riduzione delle attività dell’azienda appaltante, che abbiano comportato per quest’ultima il ricorso al trattamento straordinario di integrazione salariale;
- imprese dei settori ausiliari del servizio ferroviario, ovvero del comparto della produzione e della manutenzione del materiale rotabile;
- cooperative di trasformazione di prodotti agricoli e loro consorzi;
- imprese di vigilanza;
- editoria;
- imprese del trasporto aereo e di gestione aeroportuale e società da queste derivate, nonché imprese del sistema aereoportuale;
- partiti e movimenti politici e loro rispettive articolazioni e sezioni territoriali, nei limiti di spesa di 8,5 milioni di euro per l’anno 2015 e di 11,25 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016.
Possono beneficiare della CIGS anche le imprese che esercitano attività commerciale, agenzie di viaggio e turismo che nel corso del semestre precedente alla domanda di cassa integrazione straordinaria hanno occupato più di 50 dipendenti.
Quando dura la CIGS
La CIGS ha una durata differente sulla base del motivo per cui è stata richiesta:
- in caso di crisi aziendale e piano di risanamento per la salvaguardia occupazionale può durare fino a 12 mesi;
- per riorganizzazione, piano di interventi e investimenti può essere fruita fino a 24 mesi;
- per contratto di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro in media non superiore al 60 per cento dell’orario complessivo dei lavoratori e del 70% per singolo lavoratore ha durata fino a 24 mesi – 36 mesi.
La cassa integrazione guadagni straordinaria può essere prorogata di 12, 9 e 6 mesi se l’azienda cessa l’attività produttiva e non può assorbire i lavoratori nella nuova azienda.
La proroga della CIGS può essere concessa per ulteriori 12 mesi in caso di aree industriali di crisi complessa.
Cassa integrazione in deroga, CIGD
La cassa integrazione in deroga (CIGD) è un intervento di integrazione salariale a sostegno di imprese che non possono ricorrere agli strumenti ordinari perché esclusi all’origine da questa tutela o perché hanno già esaurito il periodo di fruizione delle tutele ordinarie.
L’Inps concede la cassa integrazione in deroga nel caso di piccoli imprenditori coltivatori diretti, artigiani e piccoli commercianti, imprese, cooperative sociali con lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato per i seguenti eventi:
- eventi transitori non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori;
- situazioni temporanee di mercato;
- crisi aziendali;
- processi di riorganizzazione o ristrutturazione.
La durata e importo dell’indennità seguono gli stessi criteri della cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
Coronavirus, le novità sulla cassa integrazione
Le piccole imprese potranno ricorrere alla cassa integrazione in deroga. Con il nuovo decreto economico stanziato dal Governo per far fronte all’emergenza COVID-19 è stato stabilito che anche saranno estesi gli ammortizzatori sociali anche alle aziende di dimensioni minori.
L’obiettivo è quello di evitare che il COVID-19 si ripercuota sugli stipendi dei lavoratori dipendenti in difficoltà.
Il DL anti Covid-19 agisce su più fronti:
- introduzione di norme speciali in materia di cassa integrazione ordinaria;
- trattamento ordinario di cassa integrazione per le aziende che si trovano già in CIGS;
- nuove disposizioni per la cassa integrazione in deroga.
La durata della cassa integrazione è fissata in 9 settimane, decorrenti dal 23 febbraio 2020.
Anche le piccole imprese escluse dalla CIGO e della CIGS potranno usufruire della cassa integrazione in deroga per ricevere il pagamento dell’indennità pari all’80% della retribuzione ordinaria. Dopo aver inoltrato la domanda all’INPS, l’accesso alla cassa integrazione in deroga sarà riconosciuto soltanto nel caso di azzeramento di ferie e permessi dei dipendenti.